Perché il Signore Gesù permise ai Suoi discepoli di cogliere le spighe di grano da mangiare di sabato?
In precedenza, quando leggevo questa scrittura, mi chiedevo sempre: perché il Signore Gesù ha scelto di uscire all’aperto di sabato? E perché ha permesso ai Suoi discepoli di cogliere le spighe del grano da mangiare quando attraversavano il grano? Le leggi stabilivano che le persone dovevano fermare tutto il lavoro per adorare Dio il giorno di sabato e non potevano uscire per nessun motivo o prendere parte in attività. Così, ai farisei, quello che il Signore Gesù aveva fatto sembrava violare le leggi. Ma perché il Signore Gesù aveva fatto quelle cose di sabato? Cosa voleva dire il Signore alla gente di quel tempo facendo quelle cose?
Dopo che Dio Si è incarnato per svolgere la Sua opera tra gli uomini, Egli ha potuto far esprimere direttamente la Sua voce per fornire tutto ciò che l’uomo necessita e così ha potuto esprimere direttamente la Sua volontà e le Sue richieste all’uomo. Per esempio, a prescindere da quali problemi difficili avessero avuto i discepoli e le persone che seguivano Gesù Cristo, loro potevano cercare direttamente il Signore, allora potevano risolvere i loro problemi in qualsiasi momento secondo le proprie esigenze pratiche o scegliere i modi di praticare, direttamente e chiaramente. Poiché ogni parola pronunciata dal Signore Gesù, ogni cosa fatta da Lui e ogni richiesta fatta da Lui all’uomo, tutto è venuto da Dio Stesso. Proprio come disse Gesù Cristo, “Io sono la via, la verità e la vita; […]” (Giovanni 14:6). Quindi, c’è bisogno che Dio Stesso appaia all’uomo e operi sulla base delle lettere e le dottrine della legge? E può Lui essere soggetto a vincoli geografici, di spazio e di tempo o alle concezioni e l’immaginazione dell’uomo? Così, il Signore Gesù andò all’aperto di sabato e permise ai Suoi discepoli di raccogliere le spighe per mangiare quando erano affamati – questo mostrò precisamente all’umanità di quell’epoca che il Suo arrivo aveva già concluso l’età di osservanza della legge e che aveva iniziato la Sua nuova opera dell’Età della Redenzione.
L’opera del Signore Gesù in quel tempo non era conforme alle concezioni dell’uomo, ma coloro che credevano veramente in Dio e amavano la verità, come Pietro, Giovanni e così via, potevano staccarsi dalla schiavitù e dai vincoli delle loro concezioni e immaginazione, conoscevano il Signore dalla Sua opera e dalle Sue parole ed erano fermi nel seguirLo e testimoniarLo. Tuttavia, i capi dei sacerdoti ebrei, scribi e farisei non solo rifiutarono di cercare la verità nell’opera e nelle parole del Signore, ma condannarono il Signore Gesù per non aver mantenuto le leggi e i comandamenti secondo le parole e le dottrine della legge e così si opposero alla nuova opera di Dio. In realtà, i farisei credevano in Dio solo con le loro bocche. Credevano in Dio entro le proprie concezioni e immaginazioni e Dio è stato confinato alle lettere delle Scritture da loro. A loro parere, Dio poteva essere solo il Dio che aveva stabilito le leggi; la Sua opera doveva essere limitata all’interno della legge; finché l’opera era oltre la legge, non era opera di Dio. Le loro concezioni erano decadenti, stupide e testarde e, inoltre, la loro natura era così arrogante e presuntuosa che sarebbero morti piuttosto che cercare e arrendersi alla verità. Di conseguenza, crocifissero il Signore Gesù che era venuto per redimere l’umanità, commettendo un crimine odioso. Come è noto, il Signore Gesù annunciò sette disgrazie contro di loro, gli abbandonò completamente e vennero eliminati. È chiaro che opera di Dio è sempre nuova e mai vecchia. Chi cerca e obbedisce la verità e segue l’opera di Dio sarà l’oggetto della Sua salvezza; mentre chi non riesce a tenere il passo con le orme dell’opera di Dio e ancora si aggrappa alle proprie concezioni e immaginazioni per condannare Dio e resisterGli, appartiene alla stirpe dei farisei, che sono stati tutti smascherati ed eliminati dall’opera di Dio. Si tratta di una lezione storica e di un monito che noi dei tempi moderni e gli uomini di domani dovremmo tenere a mente.
Traduzione di Stefania Madalina Baetii
Nessun commento:
Posta un commento