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giovedì 7 novembre 2019

Giobbe dopo le sue prove

Giobbe dopo le sue prove


(Giobbe 42:7-9) Dopo che ebbe rivolto questi discorsi a Giobbe, Jahvè disse a Elifaz di Teman: “L’ira mia è accesa contro te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe. Ora dunque prendetevi sette tori e sette montoni, venite a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; ed io avrò riguardo a lui per non punir la vostra follia; poiché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe”. Elifaz di Teman e Bildad di Suach e Tsofar di Naama se ne andarono e fecero come Jahvè aveva loro ordinato; e Jahvè ebbe riguardo a Giobbe.

giovedì 10 ottobre 2019

E Jahvè Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.

E Jahvè Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.


(Gen 3:20-21) E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi. E Jahvè Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.

mercoledì 18 settembre 2019

La parola dello Spirito Santo – Dio Stesso, l’Unico IV La santità di Dio (I) Parte 1

La parola dello Spirito Santo – Dio Stesso, l’Unico IV La santità di Dio (I) Parte 1


Le parole di Dio in questo video provengono dal libro “La Parola appare nella carne”. Il contenuto di questo video:
1. Il comando di Jahvè Dio all’uomo
2. La seduzione della donna da parte

giovedì 12 settembre 2019

La necessaria comprensione dell’opera di Dio nell’Età della Legge

La necessaria comprensione dell’opera di Dio nell’Età della Legge


Sermoni e comunicazioni:
Se possiamo meditare seriamente sulle parole di Dio Onnipotente che rivelano il significato e l’essenza della Sua opera durante l’Età della Legge, saremo pienamente in grado di riconoscere che l’opera di Dio nell’Età della Legge era la Sua opera iniziale del guidare l’umanità dopo la creazione dell’uomo. Jahvè era l’unico e solo vero Dio eterno nell’Età della Legge che apparve agli israeliti, che prima li liberò dalla dominazione e dalla schiavitù del re d’Egitto e poi emanò le leggi e i comandamenti per loro, inaugurando così la guida personale di Dio nella vita dell’umanità. Durante l’Età della Legge, Dio emanò molte leggi e comandamenti che l’umanità deve seguire, tra i quali i tre generi più importanti erano: in primo luogo i Dieci Comandamenti; in secondo luogo il sabato; in terzo luogo i sacrifici, che erano principalmente sacrifici per il peccato, sacrifici di azioni di grazie e olocausti. Questi tre requisiti, portati avanti da Dio, costituivano la Sua opera primaria durante l’Età della Legge e i significati essenziali dei Suoi tre requisiti erano le indicazioni primarie per guidare gli israeliti dell’epoca nel modo di vivere sulla terra. Successivamente, diremo qualcosa sulla comprensione del significato essenziale dei tre requisiti di base di Dio durante l’Età della Legge.

sabato 31 agosto 2019

Storie della Bibbia: Samuele è dedicato a Dio

Storie della Bibbia: Samuele è dedicato a Dio


V’era un uomo di Ramathaim-Tsofim, della contrada montuosa di Efraim, che si chiamava Elkana, figliuolo di Jeroham, figliuolo d’Elihu, figliuolo di Tohu, figliuolo di Tsuf, Efraimita. Aveva due mogli: una per nome Anna, e l’altra per nome Peninna. Peninna avea de’ figliuoli, ma Anna non ne aveva. E quest’uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorar Jahvè degli eserciti e ad offrirgli dei sacrifizi a Sciloh; e quivi erano i due figliuoli di Eli, Hofni e Fineas, sacerdoti di Jahvè. Quando venne il giorno, Elkana offerse il sacrifizio, e diede a Peninna, sua moglie e a tutti i figliuoli e a tutte le figliuole di lei le loro parti; ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché Jahvè l’avesse fatta sterile. E la rivale mortificava continuamente Anna affin d’inasprirla perché Jahvè l’avea fatta sterile. Così avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa di Jahvè, Peninna la mortificava a quel modo; ond’ella piangeva e non mangiava più. Elkana, suo marito, le diceva: ‘Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il cuor tuo? Non ti valgo io più di dieci figliuoli?’

martedì 16 luglio 2019

I pensieri nascosti di Giobbe

I pensieri nascosti di Giobbe


Traduzione di Barbara Barozzi
Parlando di Giobbe, credo che i fratelli e le sorelle del Signore lo conoscano. Conosciamo tutti alcune delle storie di Giobbe. Fu profondamente accettato e benedetto da Dio. La valutazione di Dio di Giobbe è: “Non ce n’è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e fugga il male” (Giobbe 1:8). Da essa, possiamo vedere che Giobbe ha portato una testimonianza molto forte per Dio, e ha portato conforto al cuore di Dio.

domenica 30 giugno 2019

La fede di Giobbe

La fede di Giobbe


Versetti della bibbia: Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello e si rase il capo e si prostrò a terra e adorò e disse: “Nudo sono uscito dal seno di mia madre, e nudo tornerò in seno della terra; Jahvè ha dato, Jahvè ha tolto; sia benedetto il nome di Jahvè”(Giobbe 1:20-21).

lunedì 27 maggio 2019

martedì 16 aprile 2019

La ragionevolezza di Giobbe

La ragionevolezza di Giobbe

Le esperienze reali di Giobbe e la sua umanità retta e onesta fecero sì che, quando perse beni e figli, egli attuò le decisioni e le scelte più ragionevoli. Tali scelte ragionevoli erano inseparabili dalle sue ricerche giornaliere e dagli atti di Dio che egli era giunto a conoscere nella sua vita quotidiana. L’onestà di Giobbe gli consentì di credere che la mano di Jahvè governa tutte le cose; la sua fede gli permise di riconoscere la sovranità di Jahvè Dio su tutte le cose; la sua conoscenza lo rese disposto e pronto a obbedire alla sovranità e alle disposizioni di Jahvè Dio; la sua obbedienza lo rese sempre più autentico nel suo timore di Jahvè Dio; il suo timore lo rese sempre più concreto nel suo rifiuto del male; in definitiva, Giobbe divenne perfetto perché temeva Dio e fuggiva il male; la sua perfezione lo rese saggio e gli donò il massimo della ragionevolezza.

giovedì 14 marzo 2019

10 versetti essenziali per i cristiani che sono al lavoro

10 versetti essenziali per i cristiani che sono al lavoro

I Tessalonicesi 5:15
Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi procacciate sempre il bene gli uni degli altri, e quello di tutti.

mercoledì 13 marzo 2019

Versetti biblici : i dieci comandamenti

Versetti biblici : i dieci comandamenti


Deuteronomio 4:13
Ed egli vi promulgò il suo patto, che vi comandò di osservare, cioè le dieci parole; e le scrisse su due tavole di pietra.

domenica 27 gennaio 2019

Le ricerche e le conquiste di Giobbe nella vita gli consentono di affrontare serenamente la morte

Le ricerche e le conquiste di Giobbe nella vita gli consentono di affrontare serenamente la morte

Nelle Scritture si dice di Giobbe: “Poi Giobbe morì vecchio e sazio di giorni” (Giobbe 42:17). Ciò significa che quando morì, non aveva alcun rimpianto e non provò alcun dolore, bensì abbandonò questo mondo con naturalezza. Come tutti sanno, era un uomo che, in vita, temeva Dio e fuggiva il male; Dio elogiava le sue azioni giuste, le persone le ricordavano e la sua vita, più di quella di chiunque altro, ebbe valore e significato. Giobbe ricevette le benedizioni di Dio, fu chiamato giusto da Lui sulla terra e fu anche messo alla prova da Dio e tentato da Satana; rese testimonianza a Dio e meritò di essere definito un uomo giusto. Nei diversi decenni dopo che Egli l’aveva messo alla prova, visse una vita ancora più preziosa, più significativa, più solida e più tranquilla di prima. Per via delle sue azioni giuste, Dio lo mise alla prova; per via delle sue azioni giuste, gli apparve e gli parlò direttamente. Così, negli anni dopo essere stato messo alla prova, Giobbe comprese e apprezzò il valore dell’esistenza in modo più concreto, raggiunse una comprensione più profonda della sovranità del Creatore e ottenne una conoscenza più precisa e più certa di come Egli dia e tolga le Sue benedizioni. La Bibbia documenta che Jahvè Dio concesse a Giobbe ancora più benedizioni di quanto avesse fatto in passato, mettendolo in una posizione ancora migliore per conoscere la sovranità del Creatore e per affrontare serenamente la morte. Così Giobbe, quando invecchiò e affrontò la morte, certamente non si preoccupò delle sue proprietà. Non aveva alcuna preoccupazione, nulla di cui pentirsi e, naturalmente, non aveva paura della morte; infatti passò tutta la vita temendo Dio e fuggendo il male, e non aveva motivo di angosciarsi per la propria fine. Quante persone oggi potrebbero agire in tutti i modi in cui agì Giobbe quando affrontò la morte? Perché nessuno è in grado di mantenere un comportamento esteriore così semplice? C’è soltanto un motivo: egli visse la vita nella ricerca soggettiva della fede, del riconoscimento e della sottomissione alla sovranità di Dio, e fu con questa fede, con questo riconoscimento e con questa sottomissione che superò i momenti importanti dell’esistenza, che visse i suoi ultimi anni e accolse l’ultimo momento decisivo della vita. A prescindere da ciò che sperimentò, le sue ricerche e i suoi obiettivi esistenziali furono felici, non dolorosi. Era felice non solo per le benedizioni o gli elogi concessi dal Creatore, ma soprattutto per le proprie ricerche e i propri obiettivi di vita, per la conoscenza graduale e la comprensione vera della sovranità del Creatore che raggiunse temendo Dio e fuggendo il male, e inoltre per le Sue azioni meravigliose, che sperimentò personalmente mentre era soggetto alla sovranità del Creatore, e per le esperienze e i ricordi calorosi e indimenticabili della coesistenza, della conoscenza e della comprensione reciproca tra l’uomo e Dio; per il conforto e la felicità che gli derivavano dal conoscere la volontà del Creatore; per la riverenza che scaturì dopo che ebbe visto quanto Egli fosse grande, meraviglioso, amorevole e fedele. La ragione per cui Giobbe riuscì ad affrontare la morte senza alcuna sofferenza era la consapevolezza che, morendo, sarebbe tornato accanto al Creatore. Furono le sue ricerche e le sue conquiste esistenziali a permettergli di affrontare la morte, la prospettiva che il Creatore si sarebbe ripreso la sua vita, con un cuore calmo e sereno e, inoltre, di ergersi dinanzi a Lui immacolato e libero dalle preoccupazioni. Al giorno d’oggi, le persone possono conquistare il genere di felicità che possedeva Giobbe? Siete nella posizione di farlo? Dato che la risposta è sì, perché oggi gli uomini non sono in grado di vivere felicemente, come fece Giobbe? Perché non sono in grado di sfuggire alla sofferenza derivante dal timore della morte? Quando alcune persone affrontano la morte, se la fanno sotto per la paura; altre tremano, svengono, si scagliano contro il Cielo e contro l’uomo, addirittura gemono e piangono. Queste non sono affatto le reazioni improvvise che si verificano quando la morte si avvicina. Gli uomini si comportano in questi modi imbarazzanti principalmente perché, nel profondo del cuore, temono la morte, perché non hanno una conoscenza chiara e un apprezzamento della sovranità di Dio e delle Sue disposizioni, né tantomeno vi si sottomettono; perché vogliono soltanto organizzare e governare ogni cosa da soli, controllare il proprio destino, la propria vita e la propria morte. Non c’è da stupirsi, dunque, che non riescano mai a sfuggire al timore della dipartita.

mercoledì 23 gennaio 2019

L’opera di giudizio svolta da Dio negli ultimi giorni realizza e compie le profezie della Bibbia.


L’opera di giudizio svolta da Dio negli ultimi giorni realizza e compie le profezie della Bibbia.

Versetti biblici di riferimento:
Giovanni 5:22
Oltre a ciò, il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuol.

giovedì 27 dicembre 2018

La corruzione di Sodoma: rende furibondo l’uomo, manda in collera Dio

La corruzione di Sodoma: rende furibondo l’uomo, manda in collera Dio

Per prima cosa, diamo uno sguardo a diversi passaggi delle Scritture che descrivono “la distruzione della città di Sodoma per opera di Dio”.

venerdì 7 dicembre 2018

Sodoma viene devastata per avere offeso l’ira di Dio

Angel guidò la famiglia Rodi a Sodoma

Sodoma viene devastata per avere offeso l’ira di Dio


Quando la popolazione di Sodoma vide questi due servitori, non chiese il motivo del loro arrivo, e nessuno domandò se fossero giunti a diffondere la volontà di Dio. Al contrario, si formò una folla in tumulto che, senza attendere spiegazione, andò a catturare questi due servitori come cani selvatici o lupi malefici. Dio osservò lo svolgersi di questa vicenda? Che cosa pensò nel Suo cuore riguardo a un comportamento umano di questo tipo, a una cosa del genere? Dio decise di distruggere la città; decise che non avrebbe esitato né atteso, né avrebbe continuato a dimostrare pazienza. Era giunto il Suo giorno e quindi diede avvio all’opera che intendeva compiere.

domenica 11 novembre 2018

I frutti che ho colto dalla parabola di un pastore alla ricerca della pecorella smarrita

immagini di Gesù

Ogni volta che leggo questi versetti della Scrittura: “Che vi par egli? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascerà egli le novantanove sui monti per andare in cerca della smarrita? E se gli riesce di ritrovarla, in verità vi dico ch’ei si rallegra più di questa che delle novantanove che non si erano smarrite. Così è voler del Padre vostro che è nei cieli, che neppure un di questi piccoli perisca”. (Matteo 18:12-14), mi sento molto commossa, poiché Dio ama così tanto gli esseri umani, da non lasciarne indietro nessuno, finché essi sono pecore che Gli appartengono. Ma tempo addietro mi andavo domandando perché il Signore Gesù avesse espresso il Suo amore per noi creature umane tramite una parabola e quale fosse la Sua volontà. Non compresi il significato profondo di questa parabola fino a quando un giorno non vidi la parola di Dio su un sito web evangelico.

domenica 7 ottobre 2018

Cosa è più grande: Dio o la Bibbia? Sulla relazione tra Dio e la Bibbia


 la Bibbia

Cosa è più grande: Dio o la Bibbia? Sulla relazione tra Dio e la Bibbia


1. Per molti anni il tradizionale strumento della fede umana (quella del Cristianesimo, una delle tre religioni principali al mondo) ha consistito nella lettura della Bibbia; allontanarsi da essa significa non avere fede nel Signore, è espressione di un culto malvagio e di eresia, e anche quando gli uomini leggono altri libri, il fondamento di quest’ultimi deve essere la spiegazione della Bibbia. Vale a dire che, se dici di credere nel Signore, devi leggere la Bibbia, nutrirtene, e al di fuori di essa non devi venerare alcun libro che non la coinvolga.

mercoledì 3 ottobre 2018

Traduzione di Maria Rosaria Leggieri

Negli anni in cui ho creduto nel Signore, la Bibbia ha avuto un’importanza enorme e sacra nel mio cuore, poiché è scritto in essa, “Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia” (II Timoteo 3:16) A causa di ciò, ho pensato che ogni parola e ogni frase della Bibbia fossero dati dall’ispirazione di Dio, perciò la Bibbia era assolutamente affidabile; non vi sono errori in quanto essa detiene la più alta autorità. Per questo motivo ho letto tutti i giorni, trattando la Bibbia come un libro sacro e persino come Dio.

Come conoscere la vita e il lavoro dell’incarnazione?

Come conoscere la vita e il lavoro dell’ incarnazione ? Dio dice: “La Sua vita e opera nello stato incarnato si possono dividere in...