lunedì 17 dicembre 2018

I significati della croce

I significati della croce

Traduzione di V.M.
Quando parliamo della croce, siamo pieni di profonda venerazione. Per quanto riguarda il motivo, non è da attribuirsi al fatto che la croce sia fatta in modo speciale, o perché la sua forma sia unica, ma perché ha un significato speciale – è la testimonianza del Signore Gesù che viene crocifisso e si sacrifica per redimere l’intera umanità dal peccato. Ovunque nel mondo, sia in città che nei villaggi, possiamo vedere chiese con croci. La croce appare in diversi paesi e nazioni; questo è un segno che l’opera di redenzione del Signore Gesù si è diffusa fino ai confini della terra ed è nota a tutti.

Quindi, quali sono i significati specifici della croce? Iniziamo dall’Età della Legge. A quel tempo, il Dio Jahvè emanò le leggi e i comandamenti per gli Israeliti al fine di guidare la vita dell’uomo sulla terra e far loro sapere come venerare il Dio Jahvè e partecipare a tutte le attività di una normale vita umana. Solo agendo secondo le leggi, avrebbero potuto ricevere le benedizioni di Dio. Nel caso avessero violato le leggi, dovevano offrire sacrifici per esprimere la loro riverenza al Dio Jahvè in modo che potessero evitare di essere puniti. Alla fine dell’Era della Legge, l’umanità era corrotta così profondamente da non essere in grado di osservare le leggi. Hanno infranto sempre più leggi, non hanno fatto abbastanza sacrifici, e quindi hanno corso il rischio di essere condannati a morte. Per riscattare il Suo popolo, Dio si è incarnato per la prima volta diventando carne tra gli uomini a immagine del Signore Gesù. Si è fatto carico dei peccati dell’umanità una volta per tutte offrendo il Suo corpo senza peccato. Fu inchiodato alla croce come offerta per redimere i peccati. Da quel momento in poi, l’umanità non ha più avuto bisogno di offrire sacrifici dopo aver commesso peccati. Come dice la Bibbia: “Perché con un’unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati” (Ebrei 10:14). Grazie alla redenzione dell’umanità da parte del Signore Gesù attraverso la crocifissione, l’Era della Legge si è conclusa e l’umanità è entrata formalmente nell’Età della Grazia e ha ottenuto l’opportunità di continuare a sopravvivere.
Come dice un libro: “Gesù rappresenta tutta l’opera dell’Età della Grazia; Egli Si incarnò e venne crocifisso, inaugurando l’Età della Grazia. Egli venne crocifisso al fine di completare l’opera della redenzione, terminare l’Età della Legge e cominciare l’Età della Grazia, e pertanto Gli vennero dati i nomi di ‘Comandante Supremo’, ‘Offerta per il Peccato’, ‘Redentore’. […] Ancora prima di essere inchiodato alla croce, Gesù Si era già fatto carico dei peccati dell’umanità ed era divenuto un’offerta di espiazione del peccato per il genere umano. Egli aveva già aperto la via verso la croce, al fine di redimere l’umanità prima di essere crocifisso. Infine Egli venne inchiodato sulla croce, sacrificò Sé Stesso in nome della croce, e riversò sul genere umano tutta la Sua misericordia, amorevolezza, e santità. Perseverò nel tollerare le persone, senza mai cercare vendetta, bensì perdonandoli per i loro peccati, esortandoli a pentirsi, insegnando loro ad avere pazienza, tolleranza e amore, a seguire le Sue orme e sacrificare sé stessi in nome della croce. […]”.
Da queste parole, possiamo vedere chiaramente che lo scopo del Signore Gesù nel venire tra la gente era di riscattare l’umanità e sconfiggere Satana attraverso la crocifissione, salvando così l’uomo dalla legge e portandolo nell’Età della Grazia. L’indole che il Signore Gesù espresse nell’Età della Grazia era principalmente di amore e misericordia. Da una parte, fu così che le persone poterono venire davanti al Signore e godere della Sua grazia e del Suo amore, e quindi essere mossi e accettare la Sua salvezza. D’altra parte, era così che i credenti in Lui potevano scegliere la via della croce, seguirLo per essere tolleranti, pazienti e amare i loro vicini come se stessi. Proprio come disse il Signore Gesù: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso e prenda la sua croce e mi segua” (Matteo 16:24).
Da quando abbiamo iniziato a seguire Dio, abbiamo sperimentato l’abbondante grazia che Dio ci ha donato, godiamo della Sua incommensurabile misericordia e tolleranza, e possiamo praticare alcuni insegnamenti del Signore Gesù. Quando incontriamo degli ostacoli, non litighiamo più con altre persone; perdoniamo e siamo pieni d’amore. Tuttavia, abbiamo mai valutato se la crocifissione del Signore Gesù è puramente servita a riscattarci o se c’è dietro una volontà più profonda del Signore?
Ho pensato alle parole di Gesù Cristo: “Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire” (Giovanni 16:12-13). Da queste parole del Signore Gesù, sappiamo che, negli ultimi giorni, lo Spirito di verità verrà, parlerà e ci porterà a comprendere la verità. Pensa: se non fosse per la salvezza del Signore attraverso la crocifissione, non avremmo l’opportunità di sperimentare l’opera di Dio degli ultimi giorni. Ovviamente, la crocifissione del Signore Gesù è così importante per noi uomini.
In quel momento, ero piena di gratitudine verso Dio. È grazie alla salvezza del Signore attraverso la crocifissione che molte persone fanno ritorno dalla strada sbagliata verso la casa di Dio, e l’umanità ha l’opportunità di confessare i peccati e pentirsi. Se non fosse stato per la salvezza del Signore attraverso la crocifissione, noi uomini vivremmo nel peccato per sempre e saremo condannati a morte per aver violato la legge, e così l’umanità non sarebbe esistita fino ad oggi. Ancor di più, il piano di gestione di sei mila anni di Dio non sarebbe andato avanti, né l’umanità avrebbe avuto la possibilità di essere completamente salvata. La croce rappresenta l’immenso amore di Dio per l’umanità. È la testimonianza della redenzione del genere umano da parte di Dio, ed è anche un simbolo della santità e altruismo di Dio. Quindi, come non possiamo essere pieni di venerazione mentre parliamo della croce?

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