venerdì 4 gennaio 2019

Sono stata testimone degli atti miracolosi di Dio nella battaglia spirituale

Sono stata testimone degli atti miracolosi di Dio nella battaglia spirituale
Nel 2003 accettai il Vangelo del Regno di Dio Onnipotente. I discorsi dei fratelli e delle sorelle mi permisero di conoscere le tre fasi dell’opera con la quale Dio salverà l’umanità, cioè l’Età della Legge, l’Età della grazia e l’Età del Regno. La fase che si svolge negli ultimi giorni, l’opera dell’Età del Regno, prevede il giudizio e il castigo dell’umanità, la Sua purificazione e trasformazione, ed è un’opera nuova che si basa sulle due fasi precedenti. Più ascoltavo i loro discorsi, più sentivo che si trattava davvero dell’opera di Dio. Alla fine, fui certa che Dio Onnipotente è la seconda venuta del Signore Gesù.
Inaspettatamente, poco dopo aver accettato Dio Onnipotente iniziai a stare poco bene. Mi sentivo debole e mi girava la testa; quasi non riuscivo ad alzare i piedi per camminare e dovevo sforzarmi ad ogni passo. Inoltre, quando mangiavo mi veniva sempre la nausea. All’inizio non mi preoccupai molto, ma dopo due giorni vidi che mi erano spuntate delle macchie su tutto il corpo e notai del sangue nelle urine. Il giorno dopo, mio marito mi portò all’ospedale della contea per degli esami. Il dottore mi disse che avevo la leucemia. Increduli, mio marito ed io ci recammo in un ospedale della città per un secondo parere. Purtroppo, la diagnosi fu la stessa. Impaurita, seguii le istruzioni del dottore e rimasi in ospedale per le cure. Prima mi esaminarono il midollo osseo. Poiché l’ago per il prelievo era piuttosto grosso e avrebbe raggiunto il midollo, il dottore mi disse di tenere premuto con forza sul buco per mezz’ora. Se avessi allentato la pressione, sarei potuta morire dissanguata. Purtroppo, senza accorgermene, lasciai andare un poco. In pochi istanti mi vennero le vertigini e non riuscivo a tenere gli occhi aperti; mi sentivo come se l’edificio stesse per crollare. Vedendomi in quello stato, mio marito pensò di mettermi la trapunta dietro la schiena, così che potessi appoggiarmici, ma quando la prese si accorse che era piena di sangue. Terrorizzato, corse a chiamare il dottore. Anche lui restò senza parole. Mi esaminò e disse: “Sei rimasta con solo due grammi di sangue. Se non ti facciamo subito una trasfusione sarai in pericolo”. In seguito alla trasfusione iniziai a tremare violentemente e digrignare i denti, quasi stessi esalando il mio ultimo respiro. Mio marito, spaventato, corse di nuovo a chiamare il dottore. Questi estrasse l’ago e disse: “Fermate la trasfusione. Trasfondete il siero invece”. Ma verso la metà della trasfusione di siero iniziai a tremare di nuovo: non era compatibile. Allora provarono a trasfondermi le piastrine. Il dottore disse, in tono serio: “Se anche queste non sono compatibili, non potremo fare nulla. È questione di fortuna”. Tuttavia, fui scossa da una reazione allergica ancor prima che il dottore finisse di parlare. Estrasse subito l’ago, scuotendo la testa, e disse: “Qualsiasi tipo di trasfusione è incompatibile, perciò non c’è niente che possiamo fare per lei”. Quelle parole mi lasciarono inebetita: il mio cuore era colmo d’angoscia, come fossi stata pugnalata. Piangendo, pensai: “Lascerò questo mondo così, prima di compiere 40 anni? Davvero non posso essere curata?”. Agonizzante, pensai anche: “Perché ho questa malattia incurabile anche se credo in Dio Onnipotente? Perché Dio non mi protegge?”. Ero confusa. Molti giorni dopo mi venne la febbre a causa della scarsa quantità di sangue. La temperatura continuava a salire e io avvertivo anche un dolore terribile all’addome: sembrava stesse bruciando. Vista la situazione, mio marito si affrettò a chiamare il dottore. Questi disse: “Visto che ha poco sangue, la febbre continuerà a salire. Dobbiamo riuscire a farle una trasfusione”. Nei tre giorni successivi mi fecero una trasfusione. Ciò nonostante, il risultato fu quello di sempre. Infine, il dottore alzò le mani e disse: “Non riusciremo ad abbassare la febbre solo con le flebo. Ha bisogno di una trasfusione. Detto francamente, non è curabile. Al momento, possiamo solo tenerti in vita con le flebo”. Quelle parole erano una condanna a morte. Fui travolta da un senso di paura, impotenza e rassegnazione. Pensando che mi erano rimasti solo pochi giorni, e che non avrei più visto mio marito o i nostri due figli, scoppiai a piangere. Trattenendo le lacrime, mio marito cercò di confortarmi: “Non preoccuparti. Starai bene. Credi in Dio Onnipotente: Egli ti proteggerà”. Le sue parole mi ricordarono che il Dio in cui credo è onnipotente, e l’unico vero Dio. Anche se avevo accettato la Sua nuova opera da poco, e non ne ero completamente certa, se mi fossi rivolta a Lui con sincerità sapevo che avrebbe ascoltato le mie preghiere. Nel mio cuore disperato si accese un lumicino di speranza. Combattei il dolore e mi misi in ginocchio sotto le coperte, chiamando Dio in silenzio: “Dio Onnipotente! Ho una malattia incurabile e sto morendo. Sto davvero male, ma so che Tu hai creato il cielo e la terra e tutte le cose, e anche l’umanità. Tu doni la vita agli uomini e Tu governi vita e morte e gli imprevisti della fortuna. Dio Onnipotente! La mia vita è nelle Tue mani, Ti affido la mia malattia. Se è tempo che io muoia, sono pronta ad obbedire alle Tue disposizioni”. Dopo aver pregato, il mio cuore si calmò a poco a poco e la paura scomparve.

Con mia grande sorpresa, dopo la preghiera fui testimone delle meravigliose azioni di Dio. Il dottore provò di nuovo a farmi una trasfusione di sangue, e questa volta andò bene. Ero grata a Dio per aver sperimentato la Sua protezione e per aver assistito alla Sua autorità e al Suo potere. Circa dieci giorni dopo, il dottore venne a visitarmi per gli esami del sangue di routine. Una volta pronti i risultati, il dottore disse emozionato: “Il tuo sangue è passato da due a sette grammi in breve tempo. Ora puoi fare la chemioterapia”. Una volta avevo sentito che la chemioterapia è un trattamento molto doloroso, e che per molti è insopportabile. Invece, io non sentii nulla e non ebbi alcuna reazione. Sapevo che anche questo era merito della protezione di Dio su di me. Mi sentivo davvero emozionata e Gli espressi la mia gratitudine: Lo pregai e Lo ringraziai nel mio cuore. In seguito, il dottore mi chiese di restare in ospedale per altre due settimane per un altro ciclo di chemioterapia. Pensai: “All’inizio non potevo ricevere trasfusioni, poi invece l’ho ricevuta e non ho nemmeno sentito dolore durante il ciclo di chemio. Queste esperienze mi hanno permesso di comprendere tutto di come un uomo sia governato da Dio. La scienza non è in grado di determinare la vita o la morte di un uomo”. Inoltre, considerando che non eravamo certo ricchi e che la mia salute stava migliorando, decisi di lasciare l’ospedale. Prima che venissi dimessa, il dottore mi disse: “La malattia potrebbe riacutizzarsi. Torna per la chemioterapia tra due settimane”. Detto ciò, lasciai l’ospedale.
Una volta tornata a casa, sorella Wang e sorella Zhang, che avevano sentito che ero tornata, vennero subito a trovarmi. Condivisi con loro la mia confusione: “Quando ero gravemente malata ho pregato Dio. Egli ha ascoltato la mia preghiera e ha fatto sì che la mia salute migliorasse miracolosamente. Non ho nemmeno sentito dolore durante tutta la chemioterapia. So bene che mi stava proteggendo in segreto. Però non so perché mi sono ammalata”. Sorella Wang mi prese la mano e disse con gentilezza: “Sorella, siamo stati tutti profondamente corrotti da Satana. È normale ammalarsi. L’opera degli ultimi giorni di Dio è l’ultima fase dell’opera che salverà l’umanità. Satana non accetta la sconfitta, perciò usa ogni tipo di mezzo per disturbarci e impedire che accettiamo la salvezza di Dio. Ad esempio, a volte dobbiamo affrontare conflitti in famiglia, malattie e altri imprevisti. È proprio vero che dove c’è l’opera di Dio, c’è anche l’interferenza di Satana. A proposito dell’interferenza di Satana, leggiamo la parola di Dio Onnipotente”. Prese il libro delle parole di Dio e lesse: “Dio esercita la Sua gestione degli uomini per sconfiggere Satana. Corrompendo le persone, Satana pone fine al loro destino e disturba l’opera di Dio. D’altra parte, l’opera svolta da Dio è la salvezza dell’umanità. Quale fase dell’opera divina non ha il fine di salvare l’umanità? Quale fase non ha lo scopo di purificare le persone, indurle ad agire con rettitudine e vivere in modo da creare un’immagine che può essere amata? Satana, tuttavia, non fa così. Corrompe l’umanità; svolge continuamente la sua opera di corruzione dell’umanità nell’universo” (“Dovresti sapere come si è evoluta l’umanità intera fino a oggi”). “Nel Mio progetto, Satana è rimasto sempre alle calcagna cercando di azzannare a ogni passo e, facendo da contrasto alla Mia sapienza, ha sempre cercato di trovare dei modi e dei mezzi per sconvolgere il Mio progetto originario” (“Capitolo 8” di Parole di Dio all’intero universo). Poi, sorella Wang commentò: “Fin da quando ha iniziato a prendersi cura dell’umanità, Dio è impegnato in una battaglia spirituale contro Satana. Dio opera per salvare l’umanità; Satana, invece, che Lo segue, usa vari mezzi per disturbare, attaccare e distruggere l’opera di Dio, facendoci nutrire sospetti nei Suoi confronti e portandoci ad abbandonarLo e tradirLo. È così che Satana cerca di far fallire il piano di Dio. Noi sappiamo che, nell’ultima fase, Dio intraprende una nuova opera per salvarci dalla schiavitù del peccato. Questa volta, Egli ci salverà definitivamente e distruggerà il vecchio Satana, così che non torni mai più a tormentarci. Tuttavia, Satana non ha alcuna intenzione di subire e basta. Prova con ogni mezzo a disturbare l’opera di salvezza di Dio degli ultimi giorni. Complotta per distruggere il rapporto normale che abbiamo con Dio e lo fa tramite questi disastri improvvisi, perché vuole che periamo con lui. Questo è il motivo per cui, negli ultimi giorni, la battaglia spirituale sembra più intensa che mai. Chiunque venga davanti a Dio affronterà gli attacchi e le interferenze di Satana. Dio non vi presta attenzione e lascia che accada. Egli Si cura solo di pronunciare parole positive per guidare l’umanità, per mostrarci la vita e infonderci le Sue parole tramite le azioni di Satana. Da un lato, impariamo a fare affidamento su di Lui e ad accrescere la nostra fede grazie alle Sue parole. Dall’altro, comprenderemo meglio l’orribile volto di Satana e lo odieremo ancor più in cuor nostro, così da trovare la volontà di ricercare la verità e seguire Dio. Questa è la saggezza di Dio”.
Dopo aver sentito il discorso della sorella, i dubbi nel mio cuore svanirono all’istante. Capii che ogni atto dell’opera di Dio era diretto a salvare l’umanità. Satana, invece, Gli sta alle calcagna per disturbare e distruggere la Sua opera, per non permettere all’umanità di seguire Dio e adorarLo. “Satana ha paura perché sto seguendo Dio Onnipotente – pensai – e non vuole che Egli mi salvi, per questo mi attacca con questa malattia: per far tremare la mia fede e impedirmi di seguire Dio, per far sì che io sospetti di Lui, Lo abbandoni e Lo tradisca, così che alla fine io venga distrutta con lui. Le sue motivazioni sono davvero perfide e malvagie”. Poi, vidi queste parole di Dio: “La parola di Dio è una medicina potente! Svergogna i diavoli e Satana! Se ci aggrappiamo alla parola di Dio, avremo sostegno e la Sua parola salverà rapidamente i nostri cuori! Dissipa ogni contesa e mette tutto in pace. La fede è come un ponte di un solo ceppo: coloro che abiettamente si aggrappano alla vita avranno difficoltà ad attraversarlo, ma coloro che sono pronti a sacrificare se stessi possono attraversarlo senza problemi. Se l’uomo nutre pensieri timidi e timorosi, verrà ingannato da Satana. Questi teme che attraversiamo il ponte della fede per entrare in Dio. Satana escogita ogni modo possibile per inviarci i suoi pensieri, noi dovremmo sempre pregare che la luce di Dio splenda su di noi, e dobbiamo sempre confidare in Dio per purificarci dal veleno di Satana. Faremo sempre pratica nel nostro spirito per giungere vicino a Dio. Lasceremo che Dio abbia il dominio su tutto il nostro essere” (“Capitolo 6”). Dopo aver letto, subito pensai: “Esatto. Con questa malattia, Satana cerca di rendermi timida e impaurita, cerca di far nascere in me sospetti su Dio, di farmi perdere la fede e rifiutare Dio. Ma ‘La parola di Dio è una medicina potente!’. Con le parole di Dio a nostro sostegno, avremo la fede e la determinazione necessarie a seguire Dio e non temeremo più le interferenze e gli attacchi di Satana. Farò affidamento sulle parole di Dio per trionfare sugli attacchi di Satana. Per quanto grave possa essere la mia malattia e per quanto ancora starò in vita, non avrò sospetti su Dio né mi lamenterò più con Lui. Tutto ciò che desidero è obbedire alle Sue orchestrazioni e disposizioni, testimoniare per Lui e gettare vergogna su Satana”. In quel momento, il mio cuore era in pace e io non ero più controllata dalla mia malattia. Avevo fede nell’opera di Dio.
Da quel momento iniziai a leggere le parole di Dio ogni giorno. Ogni volta che leggevo le Sue parole dimenticavo di essere malata, di avere i giorni contati. Con mia grande sorpresa, la febbre passò; non sentivo più così tanto dolore e riacquistai un po’ di forza. Non mi girava più la testa, potevo vedere chiaramente: la mia salute migliorava giorno dopo giorno. Un giorno, camminando per strada, la gente del mio villaggio che si apprestava ad andare a lavorare nei campi mi passò accanto, mi squadrò da capo a piedi e disse: “Questo davvero non ce lo aspettavamo! Sei davvero fortunata! Avevamo sentito che avevi una malattia incurabile. È impensabile che ti sia ripresa così in fretta”. In cuor mio, risposi: “È Dio Onnipotente che mi ha salvata e mi ha dato una seconda vita”. Visto che mi era tornato anche l’appetito, mio marito mi portò all’ospedale per rifare gli esami. Guardando i risultati, il dottore esclamò con sorpresa: “Stai bene! Che sorpresa! Hai più di dieci grammi di sangue in corpo senza trasfusione. Sei davvero fortunata! Ho visto molti pazienti come te, ma non avevo mai visto un paziente che può incrementare la quantità di sangue senza trasfusione. Sei la prima. Ad essere onesti, la leucemia è incurabile. Tu però sembri stare bene. I pazienti come te sono rari”. Sorrisi e pensai: “È davvero stato Dio a salvarmi. Dio è davvero onnipotente e straordinario!”.
Da quando ho lasciato l’ospedale e sono tornata a casa non ho più fatto cicli di chemioterapia. Dopo qualche tempo, ero di nuovo in buona salute. In seguito, anche mio marito iniziò a credere in Dio Onnipotente perché era stato testimone dei Suoi atti miracolosi. Per ripagare la grazia di Dio, mi sono offerta di compiere il mio dovere. Visto che mi ero appena ristabilita, le sorelle mi assegnarono il compito di ospitare fratelli e sorelle per le funzioni e per le preghiere. Dopo qualche tempo, iniziai a predicare il Vangelo e a portare testimonianza di Dio insieme ai fratelli e alle sorelle.

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