martedì 3 settembre 2019

Lettura del vangelo: perché Gesù Cristo digiunò per quaranta giorni?

Lettura del vangelo: perché Gesù Cristo digiunò per quaranta giorni?


Care sorelle e fratelli della stazione dell’amore,
Buongiorno a tutti!
Da oltre dieci anni ho fede nel Signore, ma ancora non riesco a comprendere alcuni punti delle Scritture. Per esempio, recentemente ho provato una certa perplessità leggendo le Scritture su Satana che tentava il Signore Gesù: “Allora Gesù fu condotto dallo Spirito su nel deserto, per esser tentato dal diavolo. E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, accostatosi, gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di’ che queste pietre divengan pani. Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:1-4). Pensai: quando noi cristiani digiuniamo e preghiamo, lo facciamo per mostrare la nostra sincerità nel chiedere al Signore di aiutarci a risolvere tutte le difficoltà e i problemi che incontriamo. Ma Gesù Cristo è il Dio incarnato ed è in grado di compiere ogni cosa, quindi perché digiunò per quaranta giorni? Quali misteri contiene questo episodio? Ultimamente sono stato turbato da questo interrogativo. Per favore condividete le vostre riflessioni sul tema. Grazie!

Fratello Chen Simin
Caro fratello Chen Simin,
Ciao! In passato, anche noi abbiamo provato la stessa confusione che hai sollevato tu. Ma in seguito, pregando Dio, leggendo le Sue parole e cercando la condivisione con i fratelli e le sorelle, siamo giunti a una comprensione un po’ più profonda. Quanto segue è ciò che diversi fratelli e sorelle della stazione dell’amore hanno capito e che vorremmo condividere con te.
Fratello Chengshi: Il fatto che il Signore Gesù digiunò per quaranta giorni è un episodio che contiene significati importanti e misteri insondabili. Poiché la nostra capacità di capire è limitata, possiamo solo parlare di una comprensione superficiale. Proprio come te, anch’io ero solito pensare: “Il Signore Gesù è Dio Stesso e può realizzare tutto, quindi perché ha dovuto digiunare?” In seguito, vidi che le parole di Dio affermavano: “Prima di svolgere il Suo ministero, anche Gesù era solo un uomo comune che seguiva qualunque opera dello Spirito Santo. A prescindere che all’epoca fosse consapevole della Propria identità, obbediva a tutto ciò che proveniva da Dio. Lo Spirito Santo non rivelò mai la Sua identità prima dell’inizio del Suo ministero. […]”. Le parole di Dio mi fecero comprendere che, dopo che il Signore Gesù Si fece carne come Figlio dell’uomo e venne sulla terra, Egli Si sottomise sempre alla volontà del Padre celeste, in qualità di uomo creato. In particolare, prima che il Signore Gesù eseguisse il Suo ministero, cioè prima che iniziasse formalmente l’opera di redenzione nell’Età della Grazia, Egli era un uomo ordinario, normale, e tutto ciò che faceva, era fatto sotto la guida e la direzione dello Spirito Santo. Questo mi ricordò la scena della Bibbia in cui il Signore Gesù fu battezzato da Giovanni: a quel tempo, Giovanni cercò di fermare Gesù, ma Egli disse: “Lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia” (Matteo 3:15). Fu sotto la guida dello Spirito Santo che Gesù andò a farSi battezzare da Giovanni. Inoltre, nell’Età della Legge, il digiuno era una disposizione che gli Israeliti erano tenuti a osservare. Il Signore Gesù obbedì a tutto ciò che lo Spirito Santo disponeva e fu quindi da questo condotto nel deserto a digiunare per quaranta giorni e quaranta notti. Da ciò possiamo comprendere l’umiltà e il nascondimento del Signore Gesù; Egli può obbedire in tutto all’opera dello Spirito Santo, poiché non c’è arroganza o spirito di ribellione nella Sua essenza. Vale a dire, la sostanza dell’incarnazione di Dio è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste.
Inoltre, l’opera di Dio contiene sempre la Sua saggezza e le Sue buone intenzioni. Come dichiarano le Sue parole, “I quaranta giorni di tentazione che Egli subì sono un segno miracoloso, un segno che l’uomo comune non sarebbe in grado di realizzare. I quaranta giorni della tentazione furono opera dello Spirito Santo; […]”. Si può comprendere qui, che il fatto che il Signore Gesù digiunò per quaranta giorni e quaranta notti, e superò le varie tentazioni di Satana mentre digiunava, è cosa che non avrebbe potuto essere portata a termine da nessun uomo comune, e può quindi essere definita un miracolo enorme. Questo miracolo ci dice: per quanto riguarda la Sua apparenza esteriore, il Signore Gesù è una persona ordinaria, normale, ma il Suo potere è straordinario e grandioso, e viene da Dio.
Sorella Shen Fang: Giusto! Ricordo che c’è un passaggio nelle parole di Dio che dice: “[…] notò la sofferenza nella vita degli uomini, la fatica, la miseria e la tristezza delle persone corrotte da Satana, che vivevano sotto il suo dominio e nel peccato. […] provò un’angoscia sempre più grande e diventò sempre più impaziente di salvarli dal peccato. A prescindere dal tipo di difficoltà che avrebbe affrontato o dal genere di dolore che avrebbe patito, diventò sempre più deciso a redimere l’umanità che viveva nel peccato. […]”. Questo passaggio delle parole di Dio ci mostra il proposito del Signore Gesù e ci permette di sentire veramente l’amore e il desiderio di salvarci che Egli prova per noi, come anche la Sua essenza di santità e di gentilezza. Qui possiamo comprendere che, al fine di salvare quanto prima dal dominio di Satana l’umanità, che viveva nel dolore e nella sofferenza, il Signore Gesù era disposto a sopportare ogni sorta di patimento per compiere la Sua opera di redenzione quanto prima possibile. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito Santo nel deserto, e qui digiunò per quaranta giorni e fu tentato da Satana. Durante il periodo del digiuno in forma di Figlio dell’uomo, il Signore Gesù aprì il Suo cuore e pregò Dio Padre, cercò la volontà del Padre celeste e obbedì alla guida dello Spirito Santo. Quando incontrò la tentazione di Satana, il Signore Gesù usò le Sue potenti parole per contrattaccare con veemenza il demonio, vincendo la sua seduzione. Dopo i quaranta giorni di digiuno e preghiera, il Signore Gesù iniziò a svolgere formalmente il Suo ministero, a sostenere l’importante responsabilità assegnataGli dal Padre celeste e a predicare il Vangelo del Regno dei Cieli. Al termine di questo percorso, Egli fu inchiodato sulla croce, completando la Sua opera di redenzione dell’umanità e sconfiggendo completamente Satana. Da ciò possiamo comprendere che i quaranta giorni di digiuno che il Signore Gesù sopportò furono in realtà una battaglia spirituale che si svolse tra Dio e Satana, e fu anche una lotta tra la giustizia e il male. Satana è l’incarnazione di ogni cosa cattiva e orrenda; egli seguì anche passo a passo Dio, tentando di interrompere e disturbare la Sua opera. Così approfittò dell’opportunità di tentare il Signore Gesù, cercando invano, mediante le sue macchinazioni, di indurLo a cedere alla tentazione, per raggiungere lo scopo di distruggere l’opera di Dio. Il Signore Gesù, tuttavia, sconfisse l’arroganza di Satana con sole tre frasi, dopo di che Satana fuggì in preda al panico. Ciò ci permette di comprendere che la parola di Dio è l’arma più potente e il segreto per trionfare sul demonio. Come affermano le parole di Dio: “Tutto ciò che Egli disse e fece in questa situazione ha qualche significato pratico per tutti se viene applicato ora? […] Se mai le sperimenterai nella tua vita e riuscirai a indovinare la sua natura malvagia, saprai sconfiggerla? […]”. “La verità che è necessario che l’uomo possegga si trova nella parola di Dio, una verità che è la più benefica e utile per l’umanità. […] Man mano che crescete in statura morale, vedrete sempre più chiaramente gli aspetti del mondo spirituale e diventerete più capaci di trionfare su Satana. […]”. Le parole di Dio sono la verità e possiedono autorità e potere; la verità espressa dal Signore Gesù è capace di trionfare su tutte le tentazioni, sugli attacchi e sulle lusinghe di Satana. Le parole del Signore ci indicano anche la via della pratica: finché ci avvaliamo adeguatamente delle verità, è del tutto possibile fare affidamento sulle Sue parole, per trionfare su ogni tentazione e attacco di Satana e rendere testimonianza al Signore.
Fratello Wang Qiang: Rendiamo grazie a Dio! Condividerò anch’io un po’ di ciò che ho compreso. Il motivo per cui il Signore Gesù digiunò per quaranta giorni nel deserto non fu perché non aveva cibo da mangiare. Invece, Egli volle usare la Sua esperienza personale per comunicarci un fatto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4). Tutti noi umani crediamo di dover vivere di pane; non capiamo che non è solo affidandoci al cibo che viviamo, ma soprattutto non capiamo che non possiamo abbandonare le parole di Dio. Questo è il più grande difetto di noi uomini corrotti ed è anche il modo in cui Satana trae vantaggio per tentarci e attaccarci. Il Signore Gesù digiunò per quaranta giorni, soffrendone realmente e sinceramente il tormento, e pagandone il prezzo. Da un lato, ciò ci mostra che le parole di Dio possiedono autorità e potere, e che finché vivremo secondo le Sue parole, trionferemo su Satana e saremo testimoni del Signore quando incontreremo le tentazioni di Satana. Dall’altro lato, ciò ci comunica anche l’eterna verità che le parole di Dio possono essere la vita dell’uomo e che esse sole sono il fondamento della nostra esistenza. Ad esempio, come riportato nella Bibbia, per realizzare la volontà di Dio, Mosè ricevette i comandamenti e le leggi che Egli promulgò sul monte Sinai, e non mangiò né bevve nulla per quaranta giorni e quaranta notti (Vedi Esodo 34:28). Elia il profeta è un altro esempio. Quando Dio desiderò servirSi di Elia, costui camminò verso Horeb senza mangiare o bere nulla per quaranta giorni e quaranta notti (Vedi I Re 19:8). Si può, quindi, desumere che l’uomo non vive di solo pane e fintantoché è accompagnato dalla presenza di Dio e guidato dalle Sue parole, egli può vincere la propria carne e la morte. Possiamo anche comprendere che la forza vitale di Dio è davvero straordinaria e può prevalere su ogni potere. È la Sua vita che sostiene la nostra sopravvivenza, ci dona fede e forza, e fa in modo che la nostra determinazione si perfezioni saldamente. Oggi, anche se viviamo in un corpo fisico, quel che ci consente di continuare a esistere non è il cibo, ma tutte le parole espresse da Dio; quello di cui abbiamo bisogno nella vita sono solamente le Sue parole. Pertanto, non importa quali difficoltà o prove debbano venirci incontro nel futuro, noi dobbiamo sempre ricordare che Dio è il nostro fedele sostegno e Colui su cui possiamo contare. Finché vivremo secondo le Sue parole, saremo in grado di uscire dalle avversità, di essere Suoi testimoni e di umiliare Satana!
Fratello Chen Simin, quel che ti ho scritto sono alcune riflessioni su quanto abbiamo compreso del motivo per cui il Signore Gesù digiunò per quaranta giorni. Ci auguriamo che esse possano esserti d’aiuto. Speriamo anche che tu possa comprendere la volontà di Dio dalle Sue parole e che tu riesca a capire la verità insita in esse.
Con affetto,
Fratelli e sorelle della stazione dell’amore

Fonte: Investigare la Bibbia

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