martedì 2 aprile 2019

Dio è la sorgente della vita dell’uomo




Dal momento in cui entri piangendo in questo mondo, cominci a svolgere il tuo dovere. Rivesti il ruolo che ti è stato assegnato nel piano di Dio e nell’ordinamento di Dio. Intraprendi il viaggio della vita. Qualunque siano le tue origini e qualunque sia il viaggio che ti attende, nessuno può sfuggire all’orchestrazione e alla pianificazione che il Cielo ha in serbo per lui e nessuno possiede il controllo del proprio destino, dal momento che solo Dio, che governa tutte le cose, è in grado di svolgere tale opera. Sin dal giorno in cui l’uomo venne creato, Dio ha svolto un lavoro costante di gestione dell’universo e di direzione del cambiamento e del movimento di tutte le cose. Come tutte le cose, l’uomo riceve silenziosamente e inconsapevolmente il dolce nutrimento quale pioggia e rugiada proveniente da Dio. Come tutte le cose, l’uomo vive inconsapevolmente nell’orchestrazione condotta dalla mano di Dio. Il cuore e lo spirito dell’uomo sono governati dalla mano di Dio e tutta la vita dell’uomo è sorvegliata dal vigile sguardo di Dio. Che tu ci creda o meno, tutte le cose, senza eccezione alcuna, vive o morte, si muovono, mutano, si rinnovano e scompaiono secondo il pensiero di Dio. Questo è il modo in cui Dio governa su tutte le cose.

lunedì 1 aprile 2019

Testimonianze evangeliche di guarigioni

Testimonianze evangeliche di guarigioni


Traduzione di Raffaele Fiorini
Da un po’ di tempo, Xiaojuan soffriva di un problema allo stomaco. Non poteva fare a meno di pensare ai suoi parenti che non c’erano più: la sua mamma era deceduta a causa di un tumore rettale molto tempo fa. Sua sorella e suo fratello maggiori erano deceduti a causa dello stesso male. In seguito, una delle sue sorelle minori e la sua nipotina erano decedute anch’esse a causa dello stesso male. Si trattava di una tipica malattia ereditaria. La condizione di Xiaojuan era simile ai sintomi del cancro rettale. Si sentiva sconcertata…

domenica 31 marzo 2019

La stazione dell’amore: il fardello di Dio è leggero, allora perché la vita è così estenuante?

La stazione dell’amore: il fardello di Dio è leggero, allora perché la vita è così estenuante?

Traduzione di Romina Termite
Salve fratelli e sorelle della stazione dell’Amore!
Sto attraversando delle difficoltà e gradirei il vostro consiglio. Sono profondamente legata alla mia famiglia e non voglio che i miei figli vadano via, il che mi fa condurre una vita molto faticosa. La mia nuora più grande ha appena dato alla luce un bambino e io mi devo prendere cura di lei. Il mio figlio più giovane ha raggiunto un’età che gli consente di avere una famiglia. Inoltre, abbiamo preso in prestito del denaro e abbiamo comprato un appartamento per lui e adesso dobbiamo restituire le rate alla banca ogni mese. Avendo queste cose in mente tutto il giorno, spesso non riesco ad acquietare il mio cuore nemmeno leggendo la Bibbia o pregando. Anche se ho pregato tanto il Signore, il mio spirito non ha tratto alcun giovamento. Ogni sera, quando torno a casa, mi sento estremamente stanca, sia fisicamente che mentalmente. Alle volte mi sento così stanca, che mi viene mal di testa e allora penso che la mia vita non abbia alcun significato. Una volta il Signore ha detto: “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo. […] poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero” (Matteo 11:28-30). Credo che la parola del Signore sia fedele. E voglio anche agire in accordo con la Sua parola, mettere da parte queste preoccupazioni e problemi, e vivere una vita libera e piena di libertà. Come mai non riesco a metterla in pratica ma vivo in modo sempre più stanco?
Baijie

sabato 30 marzo 2019

Fidando di Dio, il problema di crisi matrimoniale è risolto.

Fidando di Dio, il problema di crisi matrimoniale è risolto.

La famiglia beata che avevo.
Quando avevo 21 anni, grazie ad un amico, conobbi mio marito. Lui trattava le persone con onestà ed era molto competente e ci sposammo dopo un anno. Poco dopo il nostro matrimonio, nacque nostra figlia, e mio marito ci trattava molto bene. Sebbene non fossimo ricchi, mi sentivo molto felice. Per vivere una vita migliore, affittammo una bancarella in un mercato agricolo che vendeva al dettaglio e all’ingrosso prodotti ittici. Ogni giorno, lavoravo dall’alba al tramonto e univo gli affair al prendermi cura di mia figlia. Siccome sono stata molto sotto pressione a lavoro per lungo tempo, dormivo male e avevo l’emicrania, la pressione bassa e l’ipoglicemia a soli 26 anni. Tuttavia pensavo fosse giusto per la mia famiglia. Vedendomi così sofferente, mio marito si sentì preoccupato; dopo una discussione, lui decise di abbandonare l’attività.

venerdì 29 marzo 2019

Dio sovrintende al destino dell’intera umanità

Dio sovrintende al destino dell’intera umanità

In quanto membri della razza umana e cristiani devoti, è responsabilità e dovere di ciascuno di noi offrire la nostra mente e il nostro corpo allo svolgimento del compito assegnatoci da Dio, poiché il nostro intero essere è venuto da Dio ed esiste grazie alla sovranità di Dio. Se le nostre menti e i nostri corpi non sono votati al compito assegnatoci da Dio e per la giusta causa dell’umanità, le nostre anime saranno indegne di coloro che hanno subito il martirio per mandato di Dio, e ancor più indegne di Dio, che ci ha fatto dono di ogni cosa.

giovedì 28 marzo 2019

Incontrare Gesù oggi: so come distinguere il vero Cristo dai falsi cristi

Incontrare Gesù oggi: so come distinguere il vero Cristo dai falsi cristi

Dopo aver iniziato a credere nel Signore, con i fratelli e le sorelle ci amavamo e ci aiutavamo l’un l’altro, come se fossimo una grande famiglia. Provavo un forte senso di calore dentro di me, quasi fossi stato un bimbo che, dopo aver vagato per molti anni, finalmente aveva trovato la sua casa. La mia vita finalmente aveva una sua direzione e motivazione, per cui partecipavo attivamente agli incontri della Chiesa.

mercoledì 27 marzo 2019

Educazione cristiana dei figli: quando i figli non studiano, faccio così

Educazione cristiana dei figli: quando i figli non studiano, faccio così

Un detto molto popolare dice: “L’esame d’ammissione all’università decide l’intera vita di un individuo”. Questo esame rappresenta il momento cruciale da cui dipende il destino di uno studente. Mio figlio sostenne l’esame senza ripassare; il giorno prima passò la giornata a giocare ai videogiochi, era di ottimo umore e scoppiava a ridere dalla gioia, come se il giorno dopo non avesse avuto niente di importante da fare. Vedendolo così, mi sentivo schiacciare dall’ansia e dalla preoccupazione, come una formica in una padella calda. Pensavo: “Ti stai comportando da studente che deve sostenere la prova d’ammissione all’università? Puoi benissimo giocare in momenti più opportuni. Il test è domani, è una faccenda importantissima che avrà ricadute sul tuo futuro e sul tuo destino. Che in futuro tu sia ricco o povero, nobile o nella media, dipenderà dal risultato del test di domani. Te ne rendi conto?”. In quella situazione, ogni minuto che lui prendeva per sé significava grande tormento e sofferenza per me, perché non stava sprecando soltanto il suo tempo, ma forse stava anche buttando via il proprio futuro. Camminavo nervosamente su e giù per la stanza, pensando tra me e me: “Come lo convinco? Dovrei urlare, o cercare di ragionare gentilmente? E se poi gli parlo con gentilezza e lui disobbedisce? Prima ho fallito con le buone; lui ha glissato dicendo che avrebbe giocato per altri dieci o venti minuti. Però, se io alzo la voce e lui si arrabbia? Non mi sono mai trovata in questa situazione, prima. Se gli rovino l’umore, influirà sull’esame di domani”. In preda al dilemma, tornai silenziosamente in camera mia. Mi stesi sul letto e rivissi nella mente gli ultimi quindici anni, da quando aveva iniziato l’asilo a quando aveva finito l’ultimo anno delle superiori. Ogni giorno faceva la spola tra casa e scuola, mattina e sera, qualunque fosse il tempo, mentre la sera e i fine settimana si sobbarcava una gran quantità di compiti. Il periodo peggiore erano stati i tre anni di superiori. Andava a letto dopo mezzanotte per finire tutti i compiti, e la mattina dopo si alzava intorno alle 5:00. Quei pensieri mi trafissero il cuore, e mi sentii dispiaciuta per mio figlio. Poi però pensai: “Cosa posso fare? La competizione è spietata al giorno d’oggi. Gli studenti che sostengono un test d’ingresso per le superiori vengono valutati su scala nazionale, e a volte più di dieci studenti ottengono lo stesso punteggio. Per l’esame d’ingresso all’università vengono valutati su scala provinciale; anche lì, molti studenti avranno lo stesso voto. Anche un solo punto in più può fare la differenza. Un punto in più può far sì che uno studente venga ammesso a una buona università. Al contrario, un punto in meno può significare che dovrà studiare in un’università ordinaria. No! Si dice ‘Un’affilatura dell’ultimo minuto può migliorare l’affilatura di un coltello’”. A quel pensiero mi misi a sedere, decisa ad andare in camera di mio figlio.

Come conoscere la vita e il lavoro dell’incarnazione?

Come conoscere la vita e il lavoro dell’ incarnazione ? Dio dice: “La Sua vita e opera nello stato incarnato si possono dividere in...