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martedì 13 novembre 2018

Come tornerà il Signore: segretamente o apertamente?

Jin Hua andò a prendere le sorelle Zheng e Yang (di ritorno da un’altra provincia) dalla stazione ferroviaria. Dopo che loro tre pranzarono, Sorella Zheng e sorella Yang andarono a riposarsi. Jin Hua stava per sdraiarsi e fare un sonnellino quando sorella Wang della sua chiesa venne a dirle che altri dieci fratelli e sorelle erano stati arrestati dalla polizia del PCC il giorno prima, quindi non voleva più partecipare alle riunioni e pianificava di andare in un altro posto a lavorare. Sentendo ciò, il cuore di Jin Hua sprofondò nella consapevolezza che l’estensione della persecuzione del PCC stava diventando sempre più dolorosa. Ma in quel momento, era troppo impegnata a confortare sorella Wang a pensare di più: “Dio usa questo per mettere alla prova la nostra fede in Lui e adempie anche il segno del ritorno del Signore. Il Signore Gesù disse: ‘Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome. […] Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato’ (Matteo 24:9-13). Ora le profezie del ritorno del Signore sono già state adempiute e il giorno del Signore è già venuto. Aspetta che discenda con le nuvole, e saremo portati nel regno dei cieli. Proprio come disse il Signore Gesù: ‘E allora vedranno il Figliuol dell’uomo venir sopra le nuvole con potenza e gran gloria. Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina’ (Luca 21:27-28). In questo momento cruciale, dovremmo mantenere la nostra fede in Lui ancora di più – dobbiamo perseverare fino alla fine, non importa quanto grande sia la persecuzione e la tribolazione. Oggi, la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, porterà a noi una mole di gloria molto più grande ed eterna nel futuro”.

martedì 6 novembre 2018

Sei qualcuno che ottiene la vita eterna?

Le piante verdi create da Dio simboleggiano la vita eterna

Sei qualcuno che ottiene la vita eterna?

Ora è la fine degli ultimi giorni in cui le profezie del ritorno del Signore Gesù sono diventate tutte vere, e ci aspettiamo di essere rapite nel regno di Dio e ottenere la vita eterna con più ardore, perché il Signore Gesù una volta ha detto: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui” (Giovanni 3:36). In tutti questi anni ci siamo pentiti dei nostri peccati, predicando il Vangelo e portando frutti, proprio come ha chiesto il Signore Gesù. Perciò, tutti noi ci sentiamo più approvati da Dio, e finché continueremo a seguire la via del Signore Gesù, otterremo sicuramente la vita eterna.

sabato 3 novembre 2018

giovedì 1 novembre 2018

Essere salvati ed entrare nel Regno dei Cieli sono due cose diverse nella fede cristiana

una cristiana prega a Dio pensa che salvati e entrare nel regno dei cieli

Essere salvati ed entrare nel Regno dei Cieli sono due cose diverse nella fede cristiana

Ricercare con tenacia mentre si vive nel peccato
Nell’autunno del 1987 accolsi la grazia del Signore Gesù. A quel tempo ero totalmente pronta a dedicare me stessa al Signore e attendevo impazientemente il giorno in cui Egli sarebbe tornato e mi avrebbe condotta in cielo. In un batter d’occhio trascorsero più o meno una dozzina d’anni ed io scoprii che la mia Chiesa stava diventando sempre più desolata e che i comportamenti scorretti erano sempre più comuni. I sermoni del pastore erano ogni volta la solita vecchia solfa ed io sentivo di essere completamente bloccata dai miei peccati. Non riuscivo a seguire gli insegnamenti del Signore e iniziai a dubitare che la mia fede fosse davvero in grado di condurmi alla salvezza e che sarei stata portata nel Regno dei Cieli, quando il Signore sarebbe tornato. Riguardo a questa mia difficoltà chiesi, quindi, consiglio al pastore ed egli mi segnalò un passo nella Bibbia che avrebbe potuto incoraggiarmi. Lui disse: “‘Infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati’ (Romani 10:10), il che significa che quando il Signore giungerà, saremo per certo condotti in Paradiso”. Ma io non potei fare a meno di ricordare un altro passo della Bibbia: “Siate santi, perché io son santo” (I Pietro 1:16), e così mi sentivo confusa e spesso soffrivo, perché avevo coscienza di vivere nel peccato.

venerdì 26 ottobre 2018

L’opera dello Spirito Santo e il lavoro di Satana

L’opera dello Spirito Santo

L’opera dello Spirito Santo e il lavoro di Satana


Come si possono comprendere gli elementi specifici dell’ambito spirituale? In che modo lo Spirito Santo opera nell’uomo? In che modo Satana lavora nell’uomo? Come lo fanno gli spiriti malvagi? E quali sono le manifestazioni di tutto ciò? Quando ti succede qualcosa, la domanda da porsi è se proviene dallo Spirito Santo, e se tu debba accettarlo o rifiutarlo. Il modo di fare concreto delle persone dà origine a tante cose che derivano dalla volontà umana ma che si crede sempre provengano dallo Spirito Santo. Alcune sono causate dagli spiriti malvagi, ma anche in questo caso si ritiene siano opera dello Spirito Santo, mentre a volte lo Spirito Santo guida interiormente le persone, ma esse temono che tale guida sia il lavoro di Satana, e non osano seguirla, mentre in realtà si tratta della rivelazione dello Spirito Santo. Quindi, senza differenziazione non vi è alcun modo di sperimentare quando queste esperienze concrete ti stanno realmente accadendo, e senza differenziazione non c’è modo di guadagnare la vita. Come opera lo Spirito Santo? In che modo lavorano gli spiriti malvagi? Che cosa è originato dalla volontà dell’uomo? E cosa dalla guida e dall’illuminazione dello Spirito Santo? Se comprendi i principi dell’opera dello Spirito Santo nell’uomo, saprai accrescere la tua conoscenza e cogliere la differenza nella tua vita quotidiana e nel momento della tua esperienza concreta; arriverai a conoscere Dio, saprai comprendere Satana, non sarai confuso nella tua obbedienza o nella tua ricerca, i tuoi pensieri saranno chiari, e obbedirai all’opera dello Spirito Santo.

giovedì 25 ottobre 2018

Ottenere la vita eterna attraverso la porta stretta

Una sera, Chunguang stava seduta alla sua scrivania col cuore pesante e leggeva Matteo 7:13-14: “Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano”. Sebbene avesse letto e meditato questi due versetti molte volte, ancora non riusciva a comprendere la questione dell’entrare nella porta stretta e nella porta larga. Meditava: “Nella Bibbia è scritto che soltanto quei credenti che entrano nella porta stretta possono ottenere la vita eterna. Quindi, come posso entrare nella porta stretta? Cos’è la porta stretta? Cos’è la porta larga? Dal momento che credo nel Signore nelle chiese, sono entrata nella porta stretta?” Queste domande rendevano Chunguang molto confusa. Così, una volta, dopo la riunione, rivolse al predicatore, collaborator Li, queste domande. Il collaborator Li rispose: “In realtà, credere nel Signore Gesù significa entrare nella porta stretta. Finché manterremo il nome del Signore e persisteremo sino alla fine, certamente entreremo nella pota stretta, mentre coloro che non credono nel Signore e sono ancora del mondo entreranno nella porta larga”. Dopo aver ascoltato ciò, Chunguang dubitava ancora: è veramente così? I versetti seguenti parlavano di due tipi di albero da frutto e due diverse fondazioni, che si riferiva a due tipi di credenti piuttosto che ai credenti e ai miscredenti. Come può averli confusi il collaboratore Li? Poiché non era d’accordo con la spiegazione di Li, poteva solo pregare il Signore, recando con sé la confusione: “O Signore, cos’è la porta larga? Cos’è la porta stretta? Come posso entrare nella porta stretta? So che la porta stretta e la porta larga rappresentano due diversi modi di credere in Dio e due diversi risultati. Quindi, a quale credo appartengo io? Come posso trovare la porta stretta e guadagnare la vita eterna? Queste domande mi hanno disorientata per molto tempo. O Signore, per favore illuminami e guidami a comprendere la Tua volontà”. Più tardi, Chungunag continuò a cercare nella Bibbia, tentando di trovare la risposta.

mercoledì 24 ottobre 2018

Come pregare | Il segreto per pregare in maniera efficace

Come pregare | Il segreto per pregare in maniera efficace

Ogni fedele sa che la preghiera è vitale per conoscere la verità e per mettere in pratica le richieste di Dio. Qualunque avversità debba affrontare l’uomo, qualsiasi difficoltà ci sia nel corso della vita, leggere la parola di Dio ci farà ricevere l’illuminazione e la guida dello Spirito Santo. Non è possibile allontanarsi dalla preghiera. In questo modo, ogni fedele sa che pregare Dio può dare risultati, ottenere la Sua benedizione e la guida dello Spirito Santo, presenza così vivendo dinanzi a Dio. Ma alcuni fratelli e sorelle dicono che, sebbene preghino spesso Dio, non ottengono risultati, e questo li rende passivi e deboli di spirito. Infatti, molti non capiscono: la preghiera non consiste dunque nel parlare con Dio? Perché non ottengo l’illuminazione né risultati se prego spesso? È mai possibile che ci sia un segreto? Prima anche io avevo queste perplessità, poi ho letto un sito religioso che si soffermava sulla preghiera e ho scoperto che ha davvero un segreto.

giovedì 18 ottobre 2018

Riguardo alla pratica della preghiera

Riguardo alla pratica della preghiera

Voi non prestate alcuna attenzione alla preghiera nella vostra vita quotidiana. Gli uomini hanno sempre trascurato la preghiera. Nelle loro preghiere di prima non facevano che sbrigarsela e prendere tutto alla leggera, e nessuno ha mai offerto interamente il proprio cuore a Dio o Lo ha pregato veramente. Le persone pregano Dio solo quando succede loro qualcosa. In tutto questo tempo hai mai pregato Dio per davvero? Hai mai versato lacrime di dolore dinanzi a Lui? Hai mai imparato a conoscerti alla Sua presenza? Hai mai pregato Dio a cuore aperto? La preghiera si pratica in modo graduale: se non sei solito pregare a casa tua, non avrai modo di pregare in chiesa, e se non sei solito pregare nelle piccole riunioni, sarai incapace di pregare nel corso di grandi assemblee. Se non sei solito avvicinarti a Dio o riflettere sulle Sue parole, allora non avrai nulla da dire quando è ora di pregare, e anche se pregherai saranno solo le tue labbra a muoversi, ma non starai pregando per davvero.


martedì 16 ottobre 2018

Cos’è l’opera dello Spirito Santo? Come si manifesta l’opera dello Spirito Santo?

Cos’è l’opera dello Spirito Santo? Come si manifesta l’opera dello Spirito Santo?

Quando preghiamo Dio, quando godiamo dell’opera dello Spirito Santo, i nostri cuori sono particolarmente sereni, felici, e ci sentiamo appagati. Perché è così piacevole quando preghiamo Dio e riceviamo l’opera dello Spirito Santo? Come può essere? Questo è un mistero. L’opera di Dio e le parole che Egli pronuncia cercano di risvegliare lo spirito nelle persone, di lasciare che il nostro spirito ritorni in vita, così che possa ascoltare la voce del Creatore. È piacevole per le persone quando lo spirito dentro di loro ascolta la voce del Creatore. È come quando un orfano incontra di nuovo i suoi genitori: è sia un conforto, sia una gioia. Le persone possono provare queste sensazioni. In passato, tutti cercavano la felicità; la cercavano fino alla fine, ma non trovavano risposte. Quando noi che crediamo in Dio godiamo di Lui – cioè, quando noi godiamo della Sua presenza, godiamo dell’opera dello Spirito Santo e, specialmente, quando godiamo della rivelazione dello Spirito Santo mangiando e bevendo le parole di Dio – i nostri cuori sono rilassati, sono liberi. Questo è particolarmente piacevole ed è qualcosa di cui molte persone che credono in Dio hanno fatto esperienza e che hanno verificato.

lunedì 15 ottobre 2018

Il giudizio dei farisei su Gesù

Il giudizio dei farisei su Gesù

(Marco 3:21-22) Or i suoi parenti, udito ciò, vennero per impadronirsi di lui, perché dicevano: È fuori di sé. E gli scribi, ch’eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed è per l’aiuto del principe dei demoni, ch’ei caccia i demoni.

mercoledì 10 ottobre 2018

mercoledì 3 ottobre 2018

Traduzione di Maria Rosaria Leggieri

Negli anni in cui ho creduto nel Signore, la Bibbia ha avuto un’importanza enorme e sacra nel mio cuore, poiché è scritto in essa, “Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia” (II Timoteo 3:16) A causa di ciò, ho pensato che ogni parola e ogni frase della Bibbia fossero dati dall’ispirazione di Dio, perciò la Bibbia era assolutamente affidabile; non vi sono errori in quanto essa detiene la più alta autorità. Per questo motivo ho letto tutti i giorni, trattando la Bibbia come un libro sacro e persino come Dio.

lunedì 1 ottobre 2018

Molti credono che, benché la Bibbia sia stata scritta dall’uomo, tutte le parole vengano dallo Spirito Santo e siano le parole di Dio. È corretto?

le-parole-di-Dio
La risposta viene dalla parola di Dio:
Al giorno d’oggi, le persone credono che la Bibbia sia Dio e che Dio sia la Bibbia. Parimenti, ritengono anche che tutte le parole della Bibbia siano le uniche parole pronunciate da Dio e che furono tutte dette da Lui. Coloro che credono in Dio, pensano altresì che, sebbene tutti i sessantasei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento fossero stati scritti da persone, vennero tutti ispirati da Dio e furono un resoconto dei discorsi dello Spirito Santo. Questa è l’interpretazione errata delle persone, non completamente in accordo con i fatti. In effetti, ad esclusione dei libri delle profezie, la maggior parte dell’Antico Testamento è un resoconto storico. Alcune delle epistole del Nuovo Testamento provengono da esperienze personali e altre derivano dalla rivelazione dello Spirito Santo; le lettere di Paolo, per esempio, ebbero origine dall’opera di un uomo, furono il risultato della rivelazione dello Spirito Santo e furono scritte per le chiese; sono parole di esortazione e di incoraggiamento per i fratelli e le sorelle delle chiese. Non si trattava di parole pronunciate dallo Spirito Santo, Paolo non poteva parlare in Suo nome, e nemmeno era un profeta, ancor meno aveva visioni. Le sue lettere vennero scritte per le chiese di Efeso, Filadelfia, Galazia e per altre. E, quindi, le lettere paoline del Nuovo Testamento sono epistole che egli scrisse per le chiese e non ispirazioni dello Spirito Santo, né sono espressioni dirette di quest’ultimo. Si tratta soltanto di parole di esortazione, di consolazione e d’incoraggiamento che Paolo mise per iscritto per le chiese durante lo svolgimento del suo lavoro. Sono, inoltre, un resoconto di gran parte del lavoro svolto da Paolo all’epoca. Furono scritte per tutti i fratelli e le sorelle nel Signore appartenenti a tutte le chiese, per far sì che questi ultimi, in quel momento, seguissero il suo consiglio e si conformassero alle vie del Signore Gesù. In nessun modo Paolo disse che, le chiese di quell’epoca o del futuro, avrebbero tutte dovuto nutrirsi delle sue parole, né dichiarò che queste provenivano tutte da Dio. Secondo le condizioni della chiesa in quel periodo, egli era semplicemente in comunione con i fratelli e le sorelle, li esortava e ispirava in loro la fede; semplicemente, predicava o ricordava alle persone e le esortava. Le sue parole erano basate sul suo stesso fardello e, attraverso di esse, egli sosteneva le persone. Egli svolse il lavoro di un apostolo delle chiese di quel tempo, fu un lavoratore utilizzato dal Signore Gesù, e quindi gli venne data la responsabilità delle chiese; fu incaricato di eseguire l’opera delle chiese e dovette conoscere le situazioni dei fratelli e delle sorelle, per questo scrisse le lettere per questi ultimi. Tutto ciò di edificante e positivo che disse per le persone, era giusto, ma non rappresentava le espressioni dello Spirito Santo e nemmeno di Dio. Si tratta di un equivoco madornale e di una terribile bestemmia per gli uomini, trattare i resoconti delle esperienze di un uomo e le sue lettere come parole pronunciate dallo Spirito Santo alle chiese! Ciò è particolarmente vero quando si tratta delle lettere che Paolo scrisse per le chiese, perché queste vennero composte per i fratelli e le sorelle secondo le circostanze e la situazione di ogni chiesa in quell’epoca, al fine di esortare i fratelli e le sorelle nel Signore a ricevere la grazia di quest’ultimo. Le sue epistole mirano a risvegliare i fratelli e le sorelle di quel periodo. Si può affermare che questo era sia il suo fardello, che quello datogli dallo Spirito Santo; dopotutto, egli era un apostolo che guidava le chiese dell’epoca, che scriveva lettere per le chiese e le esortava: ecco la sua responsabilità. La sua identità non era nient’altro che quella di un apostolo all’opera, semplicemente mandato da Dio; non era né un profeta, né un indovino. Per lui, il suo incarico e le vite dei fratelli e delle sorelle erano, quindi, della massima importanza. Perciò, non poteva parlare a nome dello Spirito Santo. Le sue parole non erano quelle di quest’ultimo, tantomeno potevano essere considerate parole proferite da Dio, visto che Paolo altri non era che una Sua creatura, e non certamente l’incarnazione di Dio. La sua identità non era la stessa di Gesù. Le parole di Gesù erano quelle dello Spirito Santo, di Dio, perché la Sua identità era quella di Cristo, il Figlio di Dio. Come potrebbe Paolo essere Suo pari? Se le persone considerano lettere o parole come quelle di Paolo quali espressioni dello Spirito Santo, e le adorano come Dio, si può solamente affermare che non fanno troppi discernimenti. Per parlare più duramente, non si tratta solo di bestemmie? Come può un uomo parlare in nome di Dio? E come possono le persone inchinarsi davanti alla documentazione delle sue epistole e delle parole che pronunciò, come fossero un libro sacro o divino? Le parole divine potrebbero essere dette a caso da un uomo? Come può un uomo parlare per conto di Dio? E, dunque, cosa dici, le lettere che scrisse per le chiese non potrebbero essere contaminate dalle sue idee personali? Come potrebbero non essere macchiate da concezioni umane? Egli scrisse le lettere per le chiese basandosi sulle sue esperienze personali e sul livello della sua vita. Ad esempio, Paolo scrisse una lettera alle Chiese della Galazia, che contiene una certa idea e Pietro ne scrisse un’altra con un altro punto di vista. Quale delle due proveniva dallo Spirito Santo? Nessuno può dirlo con certezza. Si può solo dire, quindi, che entrambi avevano un fardello nei confronti delle chiese, ma le loro lettere rappresentano la loro statura morale, la loro fornitura, il loro supporto per i fratelli e le sorelle, il loro fardello verso le chiese e rappresentano solo l’operato umano; non furono del tutto opera dello Spirito Santo. Se dici che le sue epistole sono parole dello Spirito Santo, sei quindi ridicolo e stai bestemmiando! Le lettere di Paolo e le altre epistole del Nuovo Testamento equivalgono alle memorie delle figure spirituali più recenti. Sono alla pari dei libri di Watchman Nee o delle esperienze di Lawrence, e così via. Semplicemente, i libri delle figure spirituali più moderne non sono inseriti nel Nuovo Testamento, eppure l’essenza di queste persone è la stessa; sono uomini utilizzati dallo Spirito Santo in un determinato periodo, ma non potrebbero rappresentare direttamente Dio.
da “In merito alla Bibbia (3)” in La Parola appare nella carne

Come conoscere la vita e il lavoro dell’incarnazione?

Come conoscere la vita e il lavoro dell’ incarnazione ? Dio dice: “La Sua vita e opera nello stato incarnato si possono dividere in...